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Il Presidente ed il Direttivo.

Storia

COS’E’ L’I.P.A.
L’I.P.A. (International Police Association), in base ai suoi obiettivi e scopi, nel contesto internazionale, è iscritta nell’elenco della Segreteria Generale delle Nazioni Unite (sessione plenaria n° 1476 del 5 giugno 1967) quale Organo Consultivo del Consiglio Economico e Sociale dell’O.N.U., e figura, anche, nel Registro delle Organizzazioni non governative, quale Organo Consultivo del Consiglio d’Europa ( 25 luglio 1977 ).
E’ un Organismo apolitico, presente in ben 64 Stati sparsi nei cinque continenti e 4 Stati attualmente in via di formazione (Andorra, Botswana, Macau Sar e Serbia ).
Conta nel mondo, oltre 360.000 aderenti, di cui circa 16. 000 solo in Italia.
Si propone di avvicinare fra loro gli appartenenti alle diverse Forze di Polizia, elevandone nel frattempo il livello culturale e professionale attraverso manifestazioni di vario genere: con viaggi-studio (all’interno e all’estero, facendo conoscere Paesi diversi, i loro usi, i loro costumi, la loro civiltà), con le conferenze e i dibattiti (anche pubblici, per stabilire una diversa intesa fra il pubblico e le Forze dell’Ordine), con incontri ed attività culturali.
L’I.P.A. non tralascia, le iniziative turistiche e sociali; organizza, infatti, gite e crociere, feste da ballo ed incontri
Umani di varia natura.
Offre, inoltre, assistenza turistica e facilitazioni alberghiere attraverso convenzioni con Enti, Ditte, Società, Alberghi.
L’I.P.A., fino ad ora, è l’unica organizzazione internazionale professionale di Polizia, non ha fini di lucro e rappresenta un mezzo d’incontro e di conoscenza fra persone diverse, senza distinzione di grado, di funzioni, di lingua, di razza, di religione e d’ideologia.

LE ORIGINI E GLI SCOPI
Le origini dell’International Police Association (I.P.A. ) possono essere fatte risalire all’anno 1949 quando, sul numero di agosto della rivista “Police Review”, apparve un articolo, firmato con lo pseudomino di Aytee, in cui l’autore descriveva come avesse allacciato rapporti con i colleghi della Polizia della Danimarca, Norvegia, Svezia e Finlandia per motivi di lavoro e mostrava poi come quei contatti avessero assunto carattere di continuità dando luogo a veri e propri legami di amicizia. Nel mettere in evidenza l’importanza, sia sul piano professionale, sia sul piano umano di quei rapporti, l’autore auspicava che altri colleghi seguissero la stessa esperienza e già ipotizzava la possibilità di coordinare quegli scambi attraverso una qualche forma di associazione.

L’idea ebbe un successo immediato tanto che, il 14 ottobre dello stesso anno 1949, presso la stazione di Polizia di Bishopsgate a Londra, si tenne una riunione di funzionari, sotto il patrocinio di Sir Hugh Turnhull, Commissario della City, e si gettarono le basi per la costituzione di un’associazione che si proponeva di raggiungere lo scopo di curare l’unione, l’intesa, l’affratellamento degli appartenenti alle diverse forze di polizia, promuovendo ed incoraggiando iniziative di carattere professionale, culturale, ricreativo, sociale e sportivo.

Il 1° gennaio 1950 la Sezione Inglese era regolarmente costituita e, come si apprese dal numero di febbraio della “Police Reviw”, il suo primo segretario era Arthur Troop, funzionario di polizia nella Contea del Lincolnshire, vale a dire quell’Aytee autore dell’articolo che aveva lanciato l’idea.

Il successo dell’iniziativa è dimostrato dal continuo e crescente numero di adesioni che ben presto cominciarono a giungere da ogni parte del mondo; nello stesso anno 1950 si formarono la Sezione Scozzese e quella Norvegese, nel 1953 seguirono l’Olanda ed il Belgio e nel 1954 fu la volta di Germania e Svizzera. La costituzione di tutte queste Sezioni e le adesioni che arrivarono di singoli, convinsero i responsabili della necessità di riunirsi in Associazione; ciò avvenne nel settembre 1955 nel corso del primo Consiglio Internazionale tenuto a Parigi, con l’approvazione di uno Statuto e con la nomina di un Consiglio Esecutivo. Fu adottato il motto in ESPERANTO

Servo per Amikeco